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Perchè io no? Buone prassi per promuovere l’equità di genere

Perchè io no? Buone prassi per promuovere l’equità di genere

Il mondo che vorrei…di e con Benedetta Barzini

Le associazioni civiche Vinova e Da Adesso in poi ti aspettano Giovedì 27 ottobre ore 18,15 a Villa Tacchi (in viale della Pace 89, Vicenza) per ritornare a mettere al centro dell’agenda politica cittadina la questione della violenza di genere. Lo facciamo parlando di Gender Gap, cioè del divario esistente tra uomini e donne in tanti ambiti diversi, ad esempio il divario salariale, il divario nelle posizioni apicali e dirigenziali, il divario nei doveri rispetto alla propria famiglia e a quella di origine. Tale divario impatta profondamente sulla vita quotidiana delle donne, ma anche sul progresso, il benessere, la competitività della nostra società. Sai quanti primari donne ci sono nell’Ospedale di Vicenza? Quanti sindaci donne ci sono in provincia di Vicenza? Quanti consiglieri comunali donna sono presenti in consiglio comunale della tua città? Sono esempi per testimoniare come l’Italia, anche nell’ultimo rapporto del Global Gender Gap 2021, sia solo al 63imo posto su 164 paesi analizzati per equità di genere. Comprendere che questo divario e andare verso l’equità di genere è per Vinova e Da Adesso in poi il fondamentale punto di partenza non solo per ridurre la sproporzione di forza sociale, politica economica e finanziaria tra gli uomini e le donne, ma anche per fare una seria prevenzione verso quella violenza di genere che nella sua ormai quasi quotidiana attualità genera il femminicidio.

Per comprendere le ragioni culturali di tale divario Benedetta Barzini dialogherà con tutti voi partendo dalla domanda ‘quale è il mondo che vorrei?’.

Benedetta Barzini è stata la più richiesta top model da tutte le principali case di moda degli anni sessanta e settanta negli Usa e in Europa. Anticonformista convinta, radicale nelle sue posizioni contro la retorica delle pari opportunità, dagli anni settanta è attivissima nel movimento femminista, maturando un pensiero originale, inteso e sincero, sulla odierna questione della condizione femminile, ancora oggi, a suo dire, decisa e controllata da una società che è declinata solamente al maschile